Il castello di Graines è un castello di ‘’tipo primitivo’’, costruito nel XI secolo su di uno sperone roccioso che domina l’abitato. Esso aveva lo scopo di controllare la valle. I suoi principali elementi costitutivi sono l’alta torre merlata a pianta quadrangolare, la cappella e una cinta muraria lungo tutto il perimetro che segue l’andamento della rupe e manca sul lato strapiombante.
Il castello è collocato sulla sommità di una rupe, all'imbocco del Vallone di Freudière, in posizione tale da controllare l'intera Valle d'Ayas e l'accesso all'alta Valle di Gressoney. Dalla struttura è possibile vedere la chiesa dedicata a San Martino poiché situata in un contesto scenografico abbastanza importante.
Le rovine del castello di Graines sono raggiungibili percorrendo la strada regionale che da Verrès sale in Val d’Ayas, svoltando a destra dopo l’abitato di Arcesaz (Brusson): da qui si imbocca un breve sentiero che si snoda lungo un bosco di ciliegi, splendido in particolare durante la primavera e l’autunno. Sotto di esso è sepolto un tesoro che nessuno è mai riuscito a portare alla luce. La legenda narra che ad un giovane mandriano, in sogno, una voce gli aveva indicato il punto dove avrebbe dovuto scavare, ammonendolo però di lasciare il nascondiglio prima che il gallo cantasse tre volte. La notte successiva, l’uomo scoperta una botola, penetrò nella stanza del tesoro. Abbagliato dallo sfavillio dell’oro e delle gemme che riempivano la grotta, vi affondò cupidamente le mani. Il gallo cantò: una, due, tre volte. La botola si chiuse senza far rumore: e l’uomo restò prigioniero nella caverna incantata, e nessuno seppe più nulla di lui.