Il massiccio del Monte Rosa ospita oltre 15 vette che superano i 4.000 metri di quota.
La sua superficie glaciale ricopre un'area di 220 km2 ed unisce Italia e Svizzera attraverso le sette vallate che si sviluppano ai suoi piedi: Valle di Gressoney, Valle d'Ayas e Valtournenche in Valle d'Aosta, Valsesia e Valle Anzasca in Piemonte, valli di Zermatt e Saas in Svizzera, unite dal Ludwigshöhe, quota 4.175 metri, che fa da perno tra le tre regioni.
La montagna più alta della catena è la Punta Dufour che con i suoi 4.634 metri di altezza è la seconda cima più imponente dell'arco alpino.
La prima conquista di una vetta del Monte Rosa risale al 1778 quando sette alpinisti della Valle di Gressoney si avventurano sul ghiacciaio e raggiungono i 4.175 metri della Roccia della Scoperta, nei pressi del Colle del Lys.
La cordata, composta da valentino e Joseph Beck, Sebastian Linty, Joseph Zumstein, Nicolas Vincent, François Castel e Etienne Lisco apre ufficialmente l'epoca dell'alpinismo sulle vette della "Regina delle Alpi".
È nel corso dell'800 che la voglia di conquistare nuove cime si diffonde rapidamente e porta così alla nascita di una nuova figura: la guida alpina. Nelle valli del Monterosa la prima associazione ad essere fondata è il Corpo Guide di Alagna nel 1872.
Bisogna aspettare il 1962 per la fondazione della Società Guide di Ayas e l'anno successivo per quella di Gressoney a cui, dal 1995, si aggiunge la Società Guide Monterosa.