Il rifugio più alto d’Europa
Il Rifugio Capanna Regina Margherita si trova sulla Punta Gnifetti del Monte Rosa a 4554 m. (GPS: 45° 55′ 38) ed è il rifugio più alto d’Europa.
Di proprietà del CAI Centrale viene gestita con competenza e attenzione dai Rifugi Monterosa srl che sono molto attenti all'accoglienza e all'organizzazione di un perfetto soggiorno in alta quota.
Nel 2002 la Capanna Osservatorio Regina Margherita ha ottenuto la certificazione Uni En Iso 14001 che comprova il suo minimo impatto sull’ambiente circostante.
Il Rifugio Capanna Regina Margherita è dotato di 70 posti in camere con letti a castello e di una sala bar ristorante con un'ottima cucina, bagni in comune, illuminazione elettrica, corrente 220v, accesso internet e biblioteca.
Apertura invernale: Attenzione: CHIUSO IN INVERNO. Aperto solo il locale invernale da 10 posti letto, non gestito, prenotazione non necessaria.
Apertura estiva: da giugno ai primi di settembre, le date sono soggette a modifiche in base all’apertura degli impianti di risalita – per la prenotazione e per verificare le date di apertura clicca qui
Importante: Si prega di verificare l’apertura degli impianti prima di organizzare la vostra gita nella pagina di Monterosa Ski
Come raggiungere la Capanna Margherita
- partendo da Gressoney La Trinité con gli impianti di risalita Monterosa Ski fino a Punta Indren seguendo la traccia del percorso fino al Rifugio Città di Mantova e poi alla Capanna G. Gnifetti attraverso i ghiacciai del Lys in circa 4/5 ore di cammino interamente su ghiacciaio
- dalla Monte Rosa Hutte attraverso il ghiacciaio del Grenz in circa 5 ore di cammino interamente su ghiacciaio.
- dal Bivacco L. Resegotti per la cresta SE (Cresta Signal) con un itinerario alpinistico di notevole difficoltà.
Visto l’ambiente d’alta montagna e ghiacciaio su cui si svolge il percorso è necessario avere tutta l’attrezzatura necessaria e conoscenze alpinistiche. Consigliato farsi accompagnare da una Guida Alpina UIAGM.
Storia del Rifugio Capanna Regina Margherita
Il 30 agosto 2020 si celebrano i 40 anni dalla costruzione della nuova Capanna Osservatorio Regina Margherita.
Conoscete il perché del suo nome e la sua storia iniziata 130 anni prima?
Il 14 luglio 1889 l’Assemblea dei delegati del Club Alpino Italiano approvava la proposta di Alessandro Sella di costruire un rifugio in alta quota per per “consentire ad alpinisti e scienziati maggior agio ai loro intenti in un ricovero elevatissimo”. L’anno seguente veniva identificata per la costruzione una cima del massiccio del Monte Rosa: la Punta Gnifetti (Signalkuppe in tedesco). Una capanna in larice veniva così preparata e trasportata a Gressoney, ed infine a dorso di muli e con molti portatori sulla vetta della montagna.
Il 4 settembre 1893 veniva così inaugurata la Capanna ed osservatorio Regina Margherita a quota 4.554 m. Era stata la stessa sovrana Margherita Maria Teresa di Savoia, regina d’Italia, a raggiungere la capanna alcuni giorni prima ed a tenerla a battesimo.
Lo scopo della Capanna era duplice: dare un ricovero agli alpinisti ed offrire un punto d’osservazione scientifico privilegiato sul mondo delle alte quote, praticamente sconosciuto a quei tempi. Per questo motivo nel 1899 era stata installata la torretta con funzioni di osservatorio meteorologico e si era riservata una stanza ai ricercatori.
Proprio Angelo Mosso, stimato professore di fisiologia all’Università di Torino e precursore degli studi in alta quota (nel 1877 aveva intrapreso una spedizione scientifica sul Monviso assieme a Quintino Sella) era stato il promotore dei laboratori scientifici della capanna Margherita.
L’attività di ricerca del piccolo laboratorio della Capanna Margherita era di altissimo livello. Nel 1903 l’Accademia delle Scienze di Washington aveva dichiarato l’osservatorio “un’istituzione di utilità scientifica e meritevole di appoggio”.
Il grande successo della Capanna Margherita, anche dal punto di vista alpinistico, aveva comportato diverse modifiche negli anni successivi, nel 1902 si erano aggiunte due stanze, mentre tra il 1920 ed il 1930 era stato costruito il secondo piano.
Negli anni ’70 si erano mostrati evidenti i segni di logoramento della Capanna costruita ormai 80 anni prima in legno e ricoperta di rame, (generando così una gabbia Faraday contro i fulmini), sottoposta a incredibili sollecitazioni.
Per questo motivo dal 1977 il C.A.I. sezione di Varallo, su incarico della Sede Centrale, aveva deciso di dare di inizio ad una ricostruzione completa. Anche in questo caso la nuova Capanna veniva costruita in buona parte a valle per essere poi smontata, trasportata e ricostruita sulla Puna Gnifetti a 4.554. Nel corso di tre estati (1978, ’79 e ’80) si sono svolti gli impegnativi lavori di costruzione nel ”cantiere fra le nuvole” cui hanno partecipato alcuni tra i più abili carpentieri delle nostre montagne.
Il 30 agosto 1980 la Capanna Regina Margherita veniva nuovamente inaugurata, mantenendo le funzioni di rifugio e osservatorio scientifico.
Grazie al docufilm “Il cantiere sopra le nuvole” realizzato dal CAI in occasione della costruzione della nuova Capanna il Cai ancora oggi possiamo rivivere quelle emozioni e immaginare l’impegno e la fatica di chi ci ha lavorato salendo tutti i giorni a quelle quote. Guarda il video: https://www.youtube.com/watch?v=Bv3zLEydqqQ
Contatti
Web: http://www.rifugimonterosa.it
Mail: info@rifugimonterosa.it
Indirizzo: Punta Gnifetti – m. 4554