L’esposizione Donne di terre estreme, curata dal Forte di Bard in collaborazione con Montura, presenta il percorso di ricerca, umano e poetico nella realtà femminile in terre considerate geograficamente estreme e ai margini, realizzato da Caterina Borgato, fotografa e viaggiatrice.
Estreme per la lontananza geografica ma anche per le condizioni ambientali e climatiche, che condizionano i gesti della vita quotidiana delle persone che le abitano. Le protagoniste sono quindi le donne, che vivono negli altipiani della Mongolia occidentale, sulla remota isola di Socotra e nelle terre desertiche della Dancalia. Una testimonianza dell’unione del mondo femminile che rappresenta le fondamenta di queste società sconosciute e lontane. Le fotografie sono tratte dal volume Donne di terre estreme, la prima pubblicazione di Caterina Borgato edita da Montura Editing nel 2021.
Caterina Borgato (Mirano, Venezia 1966) nasce da una famiglia di alpinisti e viaggiatori e dopo gli studi classici si laurea in Scienze Politiche. La sua vita è da sempre improntata alla cultura del Mondo e dell’altro. Ha vissuto e lavorato in Yemen, Mongolia ed Etiopia, che lei descrive come le esperienze più intense della sua vita. Ha viaggiato anche nell’Africa sub Sahariana ed Equatoriale, in Asia, in Medio Oriente e in Sud America. Vive il viaggio come “scuola di umiltà” e l’incontro con l’umanità come una preziosa ricchezza. Dal 2004 è expert on tour per Kel12 National Geographic Expedition. La sua è una professione di ricerca, studio, approfondimento e soprattutto condivisione.