Per la prima volta in Italia sarà presentata una mostra inedita su Joan Miró, uno dei massimi protagonisti dell’arte del secolo scorso. Il percorso espositivo delinea la figura dell’artista-uomo, sfiorando le peculiarità della sua persona, dalle convinzioni ecologiste all’impegno nella lotta antifascista, dall’esigenza fortissima di libertà alla sua ribellione verso ogni forma di tirannia fino alla sua capacità di intrecciare arti lontane come la poesia, la scultura, il teatro, la fotografia.
Le sezioni dell’esposizione mettono in evidenza il triplice impegno morale di Miró: il rispetto per la natura, la libertà politica e l’innovazione del linguaggio artistico. Surrealista multiforme e indisciplinato, attratto dal dadaismo e ispirato dalla dimensione onirica e dall’automatismo psichico, l’artista catalano ha fatto della libertà espressiva il fondamento della sua avventura creativa.
- Un evento unico in Italia
- Un grande autore del Novecento
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Nelle diverse sezioni del percorso espositivo troviamo sculture, olii, i fantocci di Mori el Merma (Morte al fantoccio), la sovversiva e festosa opera teatrale del 1978 ma anche tredici famosi libri d’artista e quattro videointerviste – realizzate appositamente per questa mostra - a persone che conobbero o lavorarono con Miró: il nipote Joan Punyet Miró, Rosa Malet, Colita, Joan Baixas.
Le opere presenti all’interno delle sale del Museo Archeologico di Aosta sono state gentilmente fornite da varie istituzioni quali la Fundació Pilar e Joan Miró de Mallorca, il Museu Es Baluard d’Art Contemporani de Palma, la Diputació d’Alacant, Harvard Art Museums de US, il fondo familiar de Succesió Miró e da diversi collezionisti privati.